Review Rouge pur Couture THE MATS, 201 Orange Imagine

SCRIVENZA: ottima
TENUTA: più che ottima
PREZZO: alto (26,50 €)

Che questa sia stata la stagione degli arancioni è un fatto ben noto, ma che l’azienda Ysl abbia riproposto la shade sporcandola con decisione di rosso e puntando su un finish completamente opaco è senza dubbio un invito a vivere le stagioni fredde con le stesse note di gioia dei mesi ora passati. Orange Imagine fa parte delle nuove proposte della linea The Mats ed è, fra tutti i colori, quello più vivo e fresco.

La donna Yves Saint Laurent suggerita per l’autunno è stata, a mio avviso, una grossa sorpresa. L’impressione che si ha guardando la campagna pubblicitaria per i nuovi prodotti è quella di una ragazzina un po’ 80’s, un po’ rock, che gioca con l’esagerazione senza perdere il tocco infantile che la caratterizza: sopracciglia selvagge e gote rosate si scontrano con un abbinamento birichino di verde-argento e labbra piccanti. Un’acconciatura indomata con larghi boccoli esplicita in definitiva il messaggio della collezione, ovvero l’invito al gioco - anche nelle giornate buie e lunghe dell’autunno. Veniamo ora all’elemento che mi ha più conquistata.
Orange Imagine risponde perfettamente ai criteri della collezione: è un rosso deciso e cangiante che mostra una nota aranciata difficilmente riconoscibile se non in comparazione con altri rossetti. Già dall’astuccio appare vellutato, morbido ed extra-opaco e nessuno di questi parametri viene smentito dall’applicazione. La stesura è ottimale, confortevole; niente a che vedere con la durezza di altri rossi matte – ad esempio il Roby Woo. Il rilascio del colore è pressoché immediato; non è ovviamente un rossetto cremoso, ma questo non gli impedisce di restare confortevole e idratante col passare delle ore. Le labbra, con indosso Orange Imagine, sembrano riposate e morbide e rimangono senza dubbio in primo piano su tutto il viso. Con mio malincuore devo però constatare un errore nella forma dello stick: la punta – non so se per difetto di fabbrica o per scelta- è molto più arrotondata degli altri rossetti e questa caratteristica rende difficoltosa la stesura ai bordi delle labbra o nelle estremità interne (niente di insuperabile, insomma!). Arriviamo ora alla caratteristica più sbalorditiva di questo rossetto: la durata. Se per le altre recensioni ho utilizzato sempre il metodo della prova-caffè, mi trovo adesso a dover inserire un nuovo parametro d’osservazione: la prova cena. Ebbene sì, questo rossetto –in combinazione con una matita- è capace di restare sulla labbra anche dopo un pasto completo e, con mio sommo stupore, ai primi tratti di cedimento non reagisce formando delle fastidiose pellicine o localizzandosi solo in determinati punti della labbra, ma rimane omogeneo su tutta la superficie limitandosi a perdere intensità.


Terminiamo questa lunga recensione con l’aspetto che meno mi convince (ma parliamo di osservazioni meramente soggettive): il packaging. La confezione si adatta benissimo all’idea di base della casa Yves Saint Laurent: si mostra aristocratica, lussuosa, specchiata, tutta in oro. Eppure questa forma tanto spigolosa e squadrata non mi trova particolarmente entusiasta, inoltre l’intero rossetto occupa più spazio del dovuto e soprattutto più peso del dovuto. È una nota negativa questa, su cui ci passiamo volentieri sopra. Per finire vorrei spendere qualche parola positiva sull’idea di dedicare i rossetti ai gruppi che hanno fatto la storia del rock. È una mossa da me particolarmente apprezzata soprattutto in vista del divagante, sempreverde pregiudizio sul binomio rock-bellezza che a molti appare contraddittorio. Ebbene, Yves Saint Laurent ha trovato il modo per ribadire con classe : ‘Girls Can Rock’.
Di seguito la foto comparazione con un altro rosso YSL per farvi notare la vena aranciata:


Voto complessivo: 9/10